E’ sempre più importante utilizzare una macchina per il sottovuoto non solo per permettere una conservazione più durevole del cibo ma anche perché consente, grazie alle sue caratteristiche funzionali, di evitare che si sprechino alimenti, argomento oggi particolarmente sentito per importanza. Questo ha sancito un particolare successo di questi macchinari che hanno dimensioni contenute ma che si rivelano proprio per le loro “capacità” di particolare interesse e rilevanza. Acquistarne una però può diventare un rompicapo a causa di un’offerta realmente molto articolata del mercato.
Ma come funziona una macchina per il sottovuoto?
E’ un procedimento semplice ma da eseguire con attenzione e cura scegliendo i contenitori adatti alla macchina che si vuole usare e al cibo o altro che si desidera porre sotto vuoto. La procedura si articola in due tempi: il primo procedimento avviene con l’estrazione di tutta l’aria presente nella confezione contenente il cibo, eliminando così l’ossigeno che è il responsabile del processo di ossidazione e deterioramento della merce; dopo che l’aria è stata del tutto aspirata, a quel punto schiacciando un pulsante, si può avviare il processo di conservazione naturale sigillando ermeticamente il contenitore.
E i contenitori più idonei quali sono? Quelli più diffusi sono rappresentati dai sacchetti di plastica per alimenti e vaschette sempre destinate agli alimenti dove il cibo può restare tranquillamente per tempi lunghi senza alcun rischio per la nostra salute.
Anche i liquidi come ad esempio sughi e salse possono essere conservati a lungo grazie all’utilizzo di macchine che riescono ad aspirare ed eliminare l’aria dai contenitori di vetro. Si chiamano “macchine per il sotto vuoto a campana” di livello professionale che hanno però dimensioni e costi maggiori rispetto a quelle delle macchine ad aspirazione esterna; sono realizzate per tenere il sacchetto in modo tale da permettere alla macchina di aspirare l’aria senza toccare gli alimenti.